La catena alimentare nelle acque ferme
I protagonisti assoluti della vita nelle acque ferme sono un complesso di organismi vegetali piccolissimi (soprattutto alghe unicellulari) che vivono fluttuando liberamente nell'acqua e nel loro insieme prendono il nome di fitoplancton.
Come tutte le piante questi organismi usano l'energia solare per costruirsi il cibo, assorbendo nel contempo sali minerali dall'ambiente esterno: la materia morta viene quindi trasformata in sostanza viva. Il fitoplancton è la base alimentare dello zooplancton, formato da tutti quei minuscoli animali che si lasciano trasportare dalle correnti. Lo zooplancton è a sua volta la componente principale della dieta di molte specie di pesci, i quali sono mangiati dai pesci predatori.
La catena alimentare degli ambienti acquatici non termina con i pesci poiché questi vengono predati anche da altri animali. La selezione naturale attuata dai predatori è essenziale per il mantenimento dello stato di salute dell'ittiofauna. È facile comprendere che tutta la piramide alimentare si sorregge sul fitoplancton, la cui abbondanza dipende dalla quantità di sali minerali disponibili all'assimilazione. Per questo motivo i laghi poveri di sostanze nutritive (sali minerali e particelle organiche), detti laghi oligotrofici, sono anche poveri di pesci. Al contrario nei laghi naturalmente eutrofici i pesci abbondano; se però le sostanze nutritive superano certe soglie, come nel caso di certe forme di inquinamento organico, tutte le specie sensibili scompaiono.
A differenza dei corsi d'acqua, nei laghi di bassa quota e negli stagni abbonda la vegetazione sommersa, che può venire "brucata" da qualche specie parzialmente erbivora oppure, sotto forma di residui caduti sul fondo, va ad integrare la dieta dei pesci detritivori.